
Una guida essenziale per seguire meglio le gare dello stile libero a Rio, 200, 400, 800 e 1500.
200 stile libero uomini
- Sun e Guy. Campione olimpico vs campione del Mondo. E’ il momento di scozzare le carte. Il cinese parte da 1:44:82, miglior crono stagionale. Per Guy invece 1:45:19, fatto registrare a Glasgow durante i campionati inglesi.
- Fuori Lochte. Saranno Townley Haas e Conor Dwyer a rappresentare gli Stati Uniti nei 200 metri. Al bel Ryan di Rochester non basta una prestazione da 1:46:62 ai Trials, quarto dietro anche a Jack Conger (1:45:77).
- Sotto a chi tocca. Ci sarà anche Paul Biedermann (detentore del record mondiale di 1:42:00, con costume gommato a Roma 2009), il Re di Londra 2012 Yannick Agnel, l’ altro francese Stravius, il campione europeo Verschuren, il serbo Stjepanovich, il fenomeno giapponese Kosuke Hagino e gli australiani McKeon e Fraser-Holmes. Nessuno praticamente.
400 stile libero uomini.
- Un uomo solo al comando. Sì, sulla carta Mack Horton dominerà i 400 stile libero a Rio, ma provate a buttare un po’ di carta in acqua, immegertela con cura per circa 3 minuti, 40 secondi e rotti ( che più o meno basteranno per l’ oro) e ritiratela fuori. Non ne é rimasto più nulla. Ovvio, la gara avrà una storia tutta sua da raccontare, ma il giovane australiano ha trovato il modo di farsi rispettare anche dai più cattivi (Sun Yang?) grazie al crono di 3:41:65, nuotato ad Adelaide lo scorso 7 aprile. Una prestazione che lo mette in cima al ranking mondiale, a 1 secondo e 9 decimi dal cinese, il primo inseguitore.
- Due poltrone per quattro. Non é il sequel del film di Natale con Eddie Murphy ma la previsione della sanguinosa battaglia per il podio. Soltanto 42 centesimi da Sun Yang (campione a Londra 2012 e secondo nel ranking a 3:43:55) al nostro Gabriele Detti (quinto a 3:43:97). In mezzo Connor Jaeger ( 3:43:79) e James Guy (3:43:84).
- Occhio al Koreano. Torna, a grande richiesta, Tae Hwan Park. Il classe ’89 ha il sesto tempo nel ranking (3:44:26), ai piedi del livornese. A livello olimpico può vantare l’ oro a Pechino 2008 e l’ argento dietro al cinese Sun a Londra 2012. Quando nuota incanta, ha esperienza da vendere e difficilmente si lascerà spodestare da questi giovanotti.
- Il nostro preferito? Ovviamente Gabriele Detti. Il 22enne toscano é il fresco-fresco campione europeo di Londra. E’ sicuramente il meno esperto tra i favoriti, ma a differenza della maggior parte di loro ha un asso nella manica: nulla da perdere. La sua costante é il divertimento assicurato.
1500 stile libero uomini.
- L’ uomo da battere. C’è Gregorio Paltrinieri ad occupare il primo posto del ranking della lunga distanza. 14:34:04 è il miglior tempo dell’ anno, fatto registrare dal carpigiano agli Europei di Londra. Il record del mondo di Sun Yang é a soli 3 secondi e 2 centesimi, ma a noi ‘basta’ l’ oro. Dai eh!
- Ancora Horton, Detti e Jaeger. Ai piedi della speranza azzurra c’è ancora il ventenne australiano (14:39:54). I due si sono allenati insieme lo scorso anno e si vogliono bene soltanto fuori dalla piscina. Dietro all’Aussie incalza Gabriele Detti (14:46:48) che dovrà duellare con l’ americano Jaeger (14:47:61), argento ai mondiali di Kazan dietro a Paltrinieri.
- Outsider di lusso. Sun Yang gioca a nascondino, dopo il forfait di Kazan non ha fatto registrare nessun crono in questa stagione, ma è comunque nella start list dei 1500 di Rio. Il favorito è ancora lui, è lui il campione uscente, é lui che ha da perdere.
- Gioco di nervi. Greg & Gab: semplicemente la loro occasione. “Gli altri ci batteranno nei 50, probabilmente nei 100 e sicuramente nei 200. Potremmo dire la nostra nei 400, ma facciamogli vedere che nel lungo comandiamo noi.” Cuore italiano oltre l’ ostacolo, e pedalare.
200 stile libero donne
- Pellegrini vs Ledecky e Sjostrom. Federica si presenta con il terzo tempo dell’ anno, 1:54:55. Davanti a lei ci sono le due nuotatrici più forti del momento: l’ americana Katie Ledecky (1:54:43), destinata a dominare anche 400 e 800, e la svedese Sarah Sjostrom (1:54:34). La verità è che fanno paura.
- Un’altra McKeon. La nostra portabandiera dovrà difendersi anche dalla minaccia australiana: Emma McKeon, classe ’94, é quarta nel ranking mondiale con 1:54:83. Vanta un oro a Kazan 2015 nella 4×100 stile libero.
- Il record del Mondo. “ Federica Pellegrini, Roma 2009 1:52:98 “, e chi se lo scorda! Uno dei tanti di quella rassegna mondiale. Sono passati 7 anni, Katie ‘MichellePhelps’ Ledecky ne aveva appena 12 e probabilmente stava guardando la gara in televisione subito dopo il FantaBosco. Oggi l’americana ne ha 19 e detiene il record nei 400, 800 e 1500. I duecento non sono la specialità della casa e ci vorrà una prova degna del suo nickname per distruggere il muro di Roma, Sjostrom e Fede permettendo.
- Che fine ha fatto Allison Schmitt? La campionessa di Londra 2012 (con tanto di record della manifestazione a 1:53:67) non ci sarà. I Trials americani la condannano ad un quarto posto utile soltanto per la staffetta, dietro ai mostri Ledecky e Franklin e alla mezzofondista Leah Smith.
400 stile libero donne
- “Sai volare, ti sai battere, ma non sai esultare.” Giriamo il consiglio di Rufio da Peter Pan a Katie Ledecky, che onestamente dovrà pensare soltanto a come gioire dopo aver toccato la piastra della finale dei 400 stile libero. (Gufata pt.1). E’ suo il record del mondo a 3:58:37 e ovviamente, é suo anche il miglior crono dell’ anno a 3:58:98.
- Oro e argento in cassaforte. La prima delle inseguitrici é l’ altra americana, Leah Smith (4:00:65), l’ unica a mantenersi a ‘soltanto’ due secondi di distanza dalla campioncina di Washington, mentre le altre sono distaccate di almeno 5 secondi. Gli Stati Uniti possono così risalire nei due gradini più alti del podio: l’ ultima volta é successo nel 2000 a Sidney con Brooke Bennett, che vinse l’ oro (4:05:80) e Diana Munz l’ argento (4:07:07). L’ Olimpiade di Sydney é stata anche l’ ultima ad aver visto trionfare una ‘non-europea’: ad Atene s’ impose Laure Manaudou (4:05:34), Rebecca Adlington a Pechino (4:03:22) e la compianta Camille Muffat a Londra (4:01:45).
- In sette per un bronzo. L’ ungherese Boglarka Kapas, la bellissima Coralie Balmy, le oceaniche Jessica Ashwood e Lauren Boyle, Jazz Carlin, Sharon Van Rouwendaal e la canadese Brittany McLean. Sono le 7 atlete iscritte con un personale di 4 minuti e 3 secondi, tutte possibili candidate al bronzo.
- Il nostro sogno? Diletta Carli in finale. La toscana classe ’96 ha un personale di 4:05:49 fatto registrare durante la stagione 2014–2015. E’ un sogno, appunto, perché dovrà migliorarsi di almeno 2 secondi per sperare di entrare. Un’ impresa folle, ma Diletta é a Rio per questo.
800 stile libero donne
- Ledecky, Ledecky ovunque. Secondo Bob Bowman ci sono due tipi di atleti: quelli che vogliono vincere (80%) e quelli che detestano perdere (20%). Katie non fa parte di nessuna delle due categorie, lei, semplicemente, non si pone il problema. 8:06:37 é il suo record del mondo registrato lo scorso 17 gennaio ad Austin. A Rio difenderà il titolo di Londra 2012 (8:14:63), il suo unico successo olimpico, finora.
- Corsa per l’ argento. Rispetto ai 400 si annulla la differenza tra Leah Smith e le altre contendenti: l’ australiana Jessica Ashwood ha il secondo tempo stagionale (8:18:14), davanti proprio alla Smith (8:20:18) e alla canadese McLean (8:21:4), più a suo agio nella lunga distanza.
- W LOTTE FRIIS. Ci schieriamo apertamente dalla parte della simpatica danese. La nostra beniamina vanta un bronzo alle Olimpiadi di Pechino, ai piedi di Alessia Filippi. A 8 anni di distanza lo stagionale di Lotte é fermo a 8:24:33, non troppo distante dalla zona calda del ranking mondiale.